Sapete come avviene la valutazione del colore dei diamanti?

La valutazione dei diamanti tiene conto delle quattro caratteristiche gemmologiche della pietra: colore, taglio, purezza e peso. In particolare il colore del diamante ne determina fortemente il prezzo di mercato. In passato sono state proposte numerose classificazioni riguardanti il colore del diamante. Al momento la classificazione maggiormente utilizzata è quella proposta dal GIA, uno dei tre istituti gemmologici riconosciuti per la certificazione e la valutazione dei diamanti. Questa scala utilizza le lettere dell’alfabeto anglosassone dalla D alla Z, lettera quest’ultima che indica diamanti con saturazione sempre maggiore di giallo. Invece, i diamanti gialli e bruni con una saturazione superiore alla lettera Z, vengono considerati di colore fantasia. Per le altre colorazioni, il limite entro il quale un diamante diventa fancy si ha quando la sua saturazione viene indicata con la lettera H.

Il metodo più utilizzato per la valutazione del colore dei diamanti si basa sull’utilizzo delle pietre di paragone, anche chiamate “master stones”. Generalmente, nella valutazione, vengono utilizzate un minimo di 9 pietre relative ai gradi di colore che vanno dalla lettera D alla lettera L. La determinazione del colore dei diamanti consiste nel confrontare la pietra da classificare con le pietre di paragone: queste vanno poste su un cartoncino bianco con la tavola rivolta verso il basso, ordinati in sequenza dalla lettera D. Il diamante il cui colore è da valutare, deve essere anch’esso rivolto con la tavola verso il basso, in modo da confrontarlo a tutte le pietre paragone. Si continua in questo modo fino al momento in cui il colore del diamante da esaminare si avvicinerà maggiormente alla saturazione della master stone.

 

Come avrete capito, la valutazione del colore dei diamanti deve essere svolta da mani esperte, come il team di gemmologici di Diamanti Anversa, in modo da non essere frodati. Non è raro, infatti, che vengano venduti diamanti con una colorazione non commercializzabile o con inclusioni al loro interno, spesso dichiarati a un prezzo di molto maggiorato.

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