L’incastonatura è un’operazione che viene eseguita a mano da incastonatori esperti e serve per tenere ferme le pietre nello spazio che le accoglie, chiamato appunto castone. Possiamo dunque definire questo lavoro come un sigillo di protezione e di personalizzazione, che se effettuato correttamente riesce a valorizzare al massimo la bellezza della gemma. Inoltre, la tipologia di incastonatura può anche consigliare la tipologia di montatura più indicata per quel determinato gioiello. Esistono numerosi tipi di incastonatura dei diamanti: scopriamo insieme quali sono i principali.
Le 6 tipologie principali di incastonatura dei diamanti
- Incastonatura a griffe. Un anellino più piccolo forma la base mentre un anellino più grande (posizionato sopra al più piccolo a distanza di pochi millimetri) regge la parte inferiore della pietra preziosa. Nel frattempo, dei fili aperti a forma di “V” costituiscono la struttura della montatura e le loro punte vengono piegate contro la corona della gemma per bloccarla e proteggerla. Il numero dei fili può variare da 3 a 8 a seconda delle dimensioni del diamante. Questo metodo è solitamente impiegato per gli anelli di fidanzamento e per i solitari: riesce ad esaltare la bellezza e la luminosità della pietra.
- Incastonatura all’inglese (a castone ribattuto). Una striscia di metallo passa attorno alla pietra, il bordo viene poi ripiegato per fissarla e infine levigato. Rappresenta una delle incastonature più antiche e sicure, utilizzata soprattutto per i bracciali in quanto evita i fastidi d’impigliatura che si verificano con gli altri tipi di incastonatura.
- Incastonatura a granetta. Si praticano uno o due fori sulla lastra metallica, che saranno la sede delle gemme, mentre con il bulino si taglia la lastra ottenendo delle piccole porzioni metalliche (grani) che fisseranno la pietra.
- Incastonatura a pavè. Il procedimento è lo stesso utilizzato per l’incastonatura a granetta, con la differenza che il sistema a pavè si utilizza per l’incastonatura di più pietre vicine.
- Incastonatura a punte. È una via di mezzo tra l’incastonatura a griffe e quella a granetta: si fora una lastra generalmente d’oro e si aggiungono 3, 4 o 5 fili metallici lavorati (più spessi delle griffe) che andranno a fissare le pietre. Questo sistema si utilizza solitamente per pavè importanti e di grande effetto.
- Incastonatura invisibile. L’obiettivo è quello di rendere totalmente invisibile il metallo che fissa le gemme. Più pietre sono inserite in un binario di metallo come a formare una fila, senza alcun tipo di separazione tra loro, creando un piacevole effetto mosaico. È utilizzata principalmente sugli anelli e con pietre quali zaffiri e rubini.
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